La naturale ricerca del biologico in tempo di emergenza sanitaria

L’emergenza sanitaria ha fatto crescere l’attenzione alla salute, alla sicurezza e alla qualità dei prodotti, facendo impennare le vendite di biologico e naturale.

La ricerca e l’attenzione al naturale come sinonimo di sicurezza e qualità, è stata una delle reazioni più comuni dei consumatori a seguito dell’emergenza sanitaria, soprattutto nel comparto ortofrutticolo.

Gli italiani durante l’emergenza, hanno posto più attenzione a cosa mangiano, premiando la qualità e la sicurezza, e l’elemento di rassicurazione fornito dai prodotti biologici e naturali, ha fatto la differenza.

Anche il mercato del vino ovviamente è mutato profondamente negli ultimi mesi in relazione alla pandemia di Covid-19.

A causa della chiusura di ristoranti, bar ed enoteche, il canale Horeca ha inevitabilmente portato un segno negativo per i produttori che avevano focalizzato la loro distribuzione in questo settore. Qualcuno ha sopperito attivando o potenziando le piattaforme dirette di e-commerce e l’attività di delivery, offrendo ai clienti la possibilità di consumare vino ognuno nelle proprie case. Si è registrata così non solo una netta preferenza per i vini quotidiani rispetto ai vini delle grandi occasioni, ma soprattutto un crescente interesse per i vini senza solfiti, dovuto alla maggiore attenzione, in un periodo così delicato, alla sicurezza e alla salute.

Dati alla mano, si può concludere che a seguito di un’emergenza sanitaria che fa vacillare le basi delle nostre sicurezze, la prima reazione naturale dei consumatori è stata la ricerca della qualità e del salutare, identificato principalmente nell’etichetta dei prodotti biologici.

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